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Il programma di spending review del Comune di Capannori

lentepubblica.it • 27 Maggio 2014

Il Comune di Capannori ha risparmiato circa 400.000 euro per l’anno 2013, a seguito di un’operazione di spending review dettata dalla normativa vigente che si è affiancata a un’operazione di razionalizzazione delle risorse già avviata da tempo da parte dell’ente.

Dal 2004 al 2013 sono stati risparmiati 1 milione e 500 mila euro per le spese di personale. Allo stesso tempo l’amministrazione comunale, in questi nove anni di governo, ha creato movimento occupazionale assumendo, tramite concorso, 23 nuovi dipendenti e stabilizzandone altri 11. Se da un lato ci sono stati pensionamenti e mobilità, dall’altro il primo cittadino ha creato posti di lavoro per potenziare la macchina amministrativa e dare opportunità professionali a molti giovani.

La strategia dell’amministrazione è mantenere standard alti dei servizi per la cittadinanza, con particolare attenzione ai lavori pubblici, alla scuola, al welfare e all’ambiente, nonostante i tagli agli enti locali attuati dal Governo. In quest’ottica l’ente, dal gennaio 2013, ha tagliato ben quattro dirigenti. Oggi, infatti, il Comune conta cinque dirigenti (di cui tre donne) e un direttore segretario generale. La riorganizzazione dell’ente ha  conferito nuove funzioni alla direzione generale come, tra le altre, la gestione delle risorse in senso ampio (economiche e del personale).  Ha  valorizzato le politiche di welfare, coniugandole con le politiche educative (scuola), e ha riconosciuto il ruolo di spicco della Polizia Municipale per la sicurezza dei cittadini. E’ stata inoltre considerata la Qualità Urbana in senso più ampio, intesa come fondamento dell’azione dell’ente, non solo relativamente alle opere pubbliche, ma anche come partecipazione alla vita della comunità in tutte le sue dinamiche. Sono stati poi potenziati gli uffici coinvolti nella redazione degli atti della programmazione urbanistica e dello sviluppo del tessuto produttivo. La funzione relativa alla cultura e alle politiche giovanili è stata coniugata con quella degli studi e delle ricerche e degli affari generali.

Il processo di spending review avviato da tempo a Capannori presta attenzione anche all’ecologia: sono ecocompatibili ed anche economici i materiali acquistati per gli uffici, come la carta, i toner e le cartucce per le stampanti e alcuni oggetti di cancelleria, come ad  esempio le cartelline realizzate con carta riciclata.  Una scelta che si stima possa far risparmiare al Comune 6.000 euro l’anno. Capannori è  uno tra i primi comuni italiani ad  utilizzare  la carta  ecologica, che viene realizzata utilizzando meno risorse energetiche rispetto a quella riciclata usata precedentemente ed è quindi più sostenibile dal punto di vista ambientale. Altro pregio della carta ecologica è che è  più conveniente rispetto alla riciclata, costando 0,23 centesimi in meno a risma, che si traduce in un risparmio annuale  stimato in  circa 1.000 euro.

Una contrazione più consistente della spesa deriva dall’utilizzo (al 90%) di toner e cartucce per il funzionamento delle stampanti riciclati compatibili con  ricadute positive naturalmente anche dal punto di vista ambientale. I toner riciclati  costano fino ad un terzo meno  dei toner original, mentre per quanto riguarda le cartucce  si può arrivare a risparmiare fino a 10 volte rispetto alle originali. Per questi materiali si stima di risparmiare circa 5.000 euro l’anno.

Dal 2013, inoltre,  l’ente adotta una nuova tecnologia per la gestione della telefonia, la quale basata su internet, ne aumenta l’efficienza. Per il Comune il risparmio sulla bolletta è pari a circa 15 mila euro l’anno. In pratica, grazie alla tecnologia voip sono meno costose le chiamate verso i cellulari, mentre sono gratuite quelle agli altri Comuni o enti pubblici che adottano il medesimo sistema informatico. I cittadini, oltre a trovare le linee più libere, possono disporre di risponditori automatici messi a disposizione dal Comune e sono aiutati a entrare in contatto con l’ufficio desiderato.

A ciò si aggiunge anche che negli ultimi 9 anni il parco automezzi comunali, compresi quelli della polizia municipale e delle manutenzioni, è stato dimezzato, grazie alla rottamazione dei mezzi più vecchi e meno efficienti (76 veicoli), e all’acquisto di quelli ecologici alimentati a metano o gpl. Ciò ha permesso di ridurre le spese di gestione. Ad esempio dal 2008 al 2012, il Comune ha abbattuto del 20%, pari a oltre 30 mila euro, le uscite per l’assicurazione, il bollo, la manutenzione e il carburante. Inoltre la giunta ha deciso di non acquistare nessuna nuova auto blu, lasciando in servizio una vecchia Alfa 166 del 2001 e liberandosi di una Lancia Kappa del 1998.

FONTE: www.innovatoripa.it

AUTORE: Rita Pastore

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